lunedì 10 settembre 2007

Blue Mountains

29 gennaio 2007: gita alle Montagne blu.

Il viaggio è lungo e decidiamo di prendere l'autostrada, ma il panorama non è granché.
Non vi spiego perché sono blu le montagne, sono certa che tutti conoscete lo strano fenomeno legato ai vapori degli alberi che rendono le montagne blu!

Arriviamo e seguendo le indicazioni della L. Planet scegliamo un percorso che dovrebbe portarci ad una cascata che da sola giustifica tutto questo camminare. Anzi, la guida dice che saremo guidati proprio dal rombo della cascata... peccato che la siccità l'abbia ridotta ad un rivolo e ci possiamo camminare sotto.

La roboante cascata vista dal belvedere!

Una parte del percorso è chiusa perché stanno effettuando dei lavori, ma Valeria decide di chiedere se c'è un percorso alternativo agli operai. Questi ci guardano e poi ci dicono che possiamo seguire il percorso chiuso (quando si dice la fortuna!) "under cliff"...

Ho già avuto modo di dire più volte che il mio inglese è stentato, ma per me undercliff era un modo sintetico per dire "seguite il percorso lungo la parete rocciosa" e non, come è stato: "camminate proprio sotto le rocce, sotto le basse sporgenze delle rocce umide, con a destra poco spazio, quanto basta per camminare quasi carponi e a sinistra strapiombi e burroni...".

Più volte, quando le mie Croc's non esattamente adatte alle rocce umide e muschiose mi tradivano, ho visto la mia vita passarmi davanti agli occhi, e cercavo di far sentire in colpa Valeria con frasi tipo: "E quando le mie nipoti ti chiederanno: ma dove è morta esattamente la zia? Tu dovrai spiegare che stavamo passeggiando undercliff!".

Certo, la vista dal belvedere, tra le rocce, ripagava la fatica.

Bel posto? Si, bello, maestoso, imponente, con odori pungenti e cartelli che ti avvisano della pericolosità dei percorsi, della presenza di serpenti e, come sempre, di comunicare a qualcuno che sei in giro da questi parti con water and food!
Confesso che ti senti in balia della natura in questi posti: potrebbero passare giorni prima che qualcuno decida di fare il tuo stesso percorso o si addentri proprio dove lo hai fatto tu, e questo pensiero non ti abbandona dall'inizio alla fine del percorso, e solo quando torni alla civiltà, che in questo caso era un parcheggio incustodito con un camioncino che vendeva gelati, ti senti meglio, ti senti al sicuro.

Già che siamo in giro per montagne, arriviamo anche al Sublime Point: una
vista magnifica da un belvedere alla fine di una stradina nascosta tra gli alberi!

Poi Echo Point con le 3 sorelle, che sembrano le sorelle dei 12 apostoli, solo che non sono in mezzo al mare!

Una puntatina al turistico Scenic World, ma arriviamo troppo tardi per poter fare un giro con la metro leggera o la funicolare.

Giornata lunga e avventurosa, che chiudiamo con una cena in un ristorante indiano a Woollomooloo, sul Finger Wharf, un lungo molo dove i vecchi magazzini sono diventati ristoranti.
Scegliamo l'Aki's perché stasera molti sono chiusi e tra quelli aperti 2 sono italiani ed un altro paio non ci attirano. La scelta si rivela giusta: ottimo cibo e, soprattutto, Little Creatures!!!! (Aki's - 1/6 Cowper Wharf Rd - Woolloomooloo).

Torniamo in albergo: tocca far rientrare tutto nelle valigie: domani si parte per Hong Kong.

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