martedì 21 agosto 2007

Melbourne stiamo arrivando!

E' il 16 gennaio, siamo a metà del viaggio e anche oggi sveglia alle 6.30: ma siamo sicuri che questa è una vacanza?

Lasciamo la macchina con la ruota nuova all'aeroporto: la polizza che avevamo stipulato, per fortuna, ci consente di riavere i 150 dollari spesi.

Voliamo Virgin Blue: Perth-Adelaide, Adelaide-Melbourne. Il volo è economico, d'altronde in Australia prendono gli aerei come noi prendiamo i treni, viste le distanze, solo che qui gli aerei costano meno dei treni, che pare prenda poca gente. L'aereo è spazioso e, come tutte le compagnie low cost, si paga tutto, ma i voli non durano molto ed il personale è molto gentile.

Adelaide è stata l'unica grande città che non abbiamo visitato perché i nostri amici "indigeni" ci hanno detto che non c'era molto da vedere, tranne tante, tante chiese e noi ci siamo fidati... e poi bisogna sempre lasciare qualcosa da vedere, altrimenti non ci sono scuse per tornare!

L'aeroporto di Melbourne è molto colorato e pieno di passerotti che sfidano le porte a vetro automatiche per entrare e mangiare le briciole sotto i tavoli dei numerosi ristoranti e bar.
A terra molti mosaici multicolore per rallegrare il pavimento e tanta, tanta gente... ci sono gli Open d'Australia!!!!!!!!!

Per questa parte del viaggio non abbiamo prenotato auto ed albergo: l'innominabile, memore del suo passato viaggio in Australia, fino a ieri sera ha continuato a dire che non era necessario, che una volta arrivati avremmo trovato auto ed accomodation grazie agli "omini!" di cui l'aeroporto di Merlbourne è a dir poco pieno....

A questo punto, vista la nostra esperienza, mi vedo costretta a fare una nota a margine: se decidete di fare un lungo viaggio che vi porterà dall'altra parte del mondo, viaggio bellissimo che vi farà vedere costellazioni diverse da quelle che vedete ogni sera dal vostro balcone, che vi farà attraversare anche 3 fusi orari diversi tra Perth e Sydney, e nel gruppo c'è qualcuno come l'innominabile, che c'è già stato e quindi vi dice che non è necessario prenotare perché ci sono gli "omini" sia per l'auto che per l'albergo, avete 2 possibilità:
1- lo estromettete subito dal viaggio, adducendo scuse assurde (non parto più, non mi danno le ferie, mi hanno clonato la carta e non ho soldi, soffro di mal d'aereo, mi devo operare d'urgenza, i miei stanno divorziando e non me la sento di partire in questo momento...) e poi vi organizzate il viaggio senza di lui,
2- vi fidate e poi lo uccidete all'aeroporto di Melbourne, sperando nella clemenza del giudice australiano, quando scoprite che non solo ci sono gli Open, ma che gli omini sono stati sostituiti da tristi pannelli luminosi che espongono altrettanto tristi foto di alberghi e B&B; sotto ogni foto un numero da chiamare da un telefono accanto ai pannelli!
Chiaramente non troviamo posto in nessuno degli alberghi e ci tocca pagare uno sproposito la connessione ad internet per trovare qualcosa on-line, mentre l'innominabile si propone per andare a noleggiare un'auto.
Mentre Vale scova un appartamento per 3 notti, l'innominabile torna tutto contento per aver trovato un'auto a 60 dollari al giorno... peccato che due sere prima su internet ne avevamo trovata una a 42 dollari al giorno, ma si sa gli omini...










Paghiamo l'acconto on-line per l'appartamento e in auto arriviamo all'indirizzo indicato, dove però la proprietaria ci gela dicendo che c'è disponibilità per una sola notte...











La signora si offre di chiamare la società che gestisce il sito web per capire cosa sia successo e quando torna si scusa dicendo che era stata annullata una prenotazione: l'appartamento era stato reso immediatamente disponibile on-line, ma a lei non era stato comunicato.

L'appartamento è un po' in periferia, in un palazzo completamente ristrutturato: di fronte una specie di skyline con grattacieli e un casinò in stile Las Vegas.


Nuovo anche tutto l'arredamento dell'appartamento, con il bagno che ha una delle pareti tutta in vetro cemento.
Usciamo per andare a St. Kilda, la spiaggia di Melbourne, descritta dall'innominabile come bellissima. Ci tocca pagare 3 dollari l'ora per l'auto: anche qui solo strisce blu.


Arriviamo che c'è ancora sole e, soprattutto, si sentono tutti i 40°, e sono le 8 di sera: la spiaggia è affollata e ricoperta di rifiuti - bottiglie, cartacce, avanzi, giornali - e non mi sembra questa gran bellezza. Forse perché ho ancora davanti agli occhi le spiagge viste finora: lunghe, con la sabbia bianca, isolate e con pochi bagnanti; St. Kilda è comunque una spiaggia "cittadina" ed è piena di mosche molto, ma molto aggressive: per allontanarle sembravamo tutti dei matti che gesticolano per strada.

Per cena ci fermiamo allo Street Cafè (23 Fitzroy st.) dove prendo del chilli piccante con gamberi, ma niente Little Creatures...
Al rientro, intorno alle 23, anche i ristoranti sulla spiaggia stanno chiudendo; c'è traffico per strada e non ci siamo abituati: code ai semafori e tanta gente in giro, e soprattutto strade, case, palazzi, negozi (chiusi, ovviamente), illuminazione stradale invece di strade sterrate e bush a perdita d'occhio.
Continua a fare caldo: 37° e quasi non si riesce a respirare. Domani se c'è il sole si va al mare, altrimenti gita culturale.

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