Questa mattina il sole è caldo ed il mare è di un azzurro scuro... continuo a chiamarlo mare, ma in verità è oceano!
Lorne è una cittadina carina e turistica, abbastanza trafficata: tante auto in giro, piene di bagnanti che cercano un posto per parcheggiare e godersi la spiaggia.
Ci sono tanti negozi, soprattutto turistici, bar e ristoranti. A pranzo mangiamo un buonissimo panino in una panetteria: Louttit Bay Bakery.
Volo Virgin Blue che atterra in orario all'aeroporto di Sydney. Abbiamo deciso di non prendere subito a nolo un'auto: la città la giriamo a piedi, la macchina servirà per andare a Palm Beach, località sul mare caldamente consigliata dal nostro amico Julian.
Per arrivare in albergo prendiamo un pulmino che l'autista riempie di turisti e relative valigie fino all'inverosimile: il bagagliaio è pieno di trolley, valigie e zaini, e molti altri bagagli sono all'interno del pulmino... il pensiero comune è: non ce la fa, non ce la fa, non ce la può fare! Ma sfidando ogni legge fisica parte, arrancando, cigolando e, soprattutto, frenando poco.
Quando ci ferma davanti al nostro albergo viene quasi voglia di baciare terra!
L'albergo è poco distante dai docks, è enorme, genere appartamenti dove vivono anche persone che non sono turisti, un po' vecchio stile e vagamente inquietante. Il nostro appartamento è su due piani ed ha una vista fenomenale sulla città, cosa che compensa mobili vecchiotti, pareti con le ombre scure lasciate da quadri che non ci sono più ed una moquette scura... ma, alla fine, in albergo ci devi stare solo per dormire, il resto del giorno sei in giro (sic!!!).
Siamo all'ultimo piano e alcuni degli appartamenti sono "di proprietà", lo si capisce dalla cura. Quello che rende "strano" l'albergo è il fatto che è enorme, che su ogni piano ci sono più scale con appartamenti, che quelli al piano terra hanno trasformato lo spazio antistante le porte di ingresso - una sorta di recinto - in una specie di deposito a cielo aperto: immondizia, scatoloni, piccoli mobili, reti di emergenza con relativi materassi, piante uccise dall'incuria e dalla mancanza di sole, tutto lì, davanti gli occhi di tutti.
Sarà la mia passione per i libri gialli, ma secondo me Patricia Cornwell troverebbe molti spunti per un libro!
Questa quella dal salotto.
La sera giro per i docks, ad Harbourside, e cena in un ristorante dove si mangia solo pesce.
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